Il decreto del Governo per il contenimento dell’emergenza Coronavirus ha riguardato anche le sale scommesse, sale giochi e sale bingo, che dovranno restare chiuse in tutta Italia.
Decisione giusta o sbagliata ? Ognuno ha la sua rispettabile opinione personale, ma quello che balza all'occhio, è il buco nelle casse dello Stato, o meglio dire, quello che potrebbe costare all'Erario lo stop obbligato dei locali sopra citati.
Si parla infatti di ben 602 milioni di euro al mese. Una serrata che coinvolge i settori del gioco pubblico che, stando alle entrate del 2019, hanno garantito allo Stato oltre 7 miliardi sui 15,5 miliardi di incassi complessivi certificati dal Dipartimento delle Finanze.
Le scommesse sportive partecipano per un circa 350 milioni di euro, con gli italiani che hanno perso oltre un miliardo e mezzo nel 2019 come riportato in questo articolo, ma a risentirne maggiormente del blocco forzato sarebbero infatti gli apparecchi da intrattenimento che da soli, garantiscono allo Stato, ben 6,7 miliardi di entrate all'anno, ossia ben oltre il 50% degli incassi che i Monopoli assicurano allo Stato con il gioco pubblico.
Solo lo Stato ci perde ? Assolutamente no. Secondo Sistema gioco Italia, la Federazione di filiera del Gioco e dell’Intrattenimento di Confindustria, senza misure urgenti per gestire il fermo delle attività di gioco, potrebbe non essere assicurata la sostenibilità finanziaria, nei prossimi mesi, delle reti organizzative e dell'intero comparto che «garantisce gli investimenti e la gestione dei giochi pubblici».
Una situazione non facile per tutti, perché si può essere d'accordo o meno sull'effetto che il gioco ha sulle persone, sulla loro vita, ma non possiamo nasconderci dietro ai numeri : se si ferma questo settore vengono a mancare tanti soldi nelle casse dello Stato.
E poi...meglio non pensare a cosa accadrà...